LA FONDAZIONE
La Fondazione nasce in data 20 ottobre 2006 per trasformazione dell’ente pubblico Conservatorio San Giovanni Battista ai sensi della art 1 – sexies del D. Lgs. 05/12/2005 n°250 convertito con modifiche dalla legge 03/02/2006 n° 27. È retta da un Consiglio di Amministrazione di 5 membri che rimane in carica per cinque anni. Ha sede in edificio di proprietà situato nel centro storico della città di Pistoia.
L’edificio in cui oggi ha sede la Fondazione Conservatorio S. Giovanni Battista era anticamente un Monastero. L’istituzione del Monastero si deve alla famiglia Ammannati, ricca per attività commerciali e bancarie.
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Con testamento del 24/3/1287 Giovanni di Gherardino di Martino Ammannati ordinava che, in mancanza di legittima successione, fosse eretto un Monastero di Suore intitolato a S. Giovanni Battista dell’ordine di S. Francesco e di S. Chiara nel palazzo dove abitava. Così fu fatto e nel 1321 il 12/10 Papa Giovanni XXII autorizzava l’iniziativa e la costruzione del Monastero di S. Giovanni Battista. |
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I lavori più importanti effettuati risalgono al XV secolo e alla prima metà del secolo successivo. Una colonna d’angolo posta nell’elegante Chiostro di S. Chiara porta la data del 1469.
Nel 1494 l’architetto Ventura Vitoni ebbe l’incarico di costruire la Chiesa i cui lavori, dopo aver compiuto gli studi necessari, cominciarono nel 1500; la volta fu decorata con affreschi, l’altare maggiore arricchito di fini marmi e adornato di un dipinto “La natività di S. Giovanni Battista”.
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Sempre negli stessi periodi furono commissionati e regolarmente pagati , come risulta dai “Quadernucci d’entrata e d’uscita”, fregi decorativi ai portoni ornati da finissimi motivi ornamentali a foglie e a bacche di querce. Nel refettorio del Monastero alla fine del XV secolo furono realizzati un’acquasantiera e un caminetto che costituiscono insieme al portone un esempio tipico delle decorazioni del pieno Rinascimento e testimoniano lo splendore dell’antico convento femminile di San Giovanni Battista. L’artefice di queste opere in pietra serena fu lo scalpellino Giovanni di Betto, mentre ideatore e sovrintendente fu anche in questo caso Ventura Vitoni.
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“Affresco sopra lavabo del Vitoni” |
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Nel 1783 si realizzò l’unione dei Monasteri di S. Chiara e di S. Lucia con quello di S. Giovanni Battista. Nel 1785 Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena, Granduca di Toscana, con un motuproprio del 21 marzo impose alle monache di scegliere se osservare rigorosamente la vita comune, rinunciando integralmente ad ogni proprietà oppure dar vita a “Conservatori” destinati all’educazione delle ragazze; da ciò si distinsero le comunità femminili in “monasteri di monache” caratterizzate dalla professione dei voti e “Conservatori” in cui la convivenza prescindeva da tale professione. Da questa disciplina traspare come l’ordinamento granducale abbia considerato l’attività dei Conservatori rivolta al conseguimento di finalità di interesse pubblico.
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Nel 1787 le monache ottennero l’autorizzazione ad istituire il Conservatorio Femminile S. Giovanni Battista per l’educazione delle ragazze. Ancora nel 1849 la scuola del Conservatorio era l’unica della città in cui fosse impartita alle ragazze l’istruzione elementare e a pagamento l’insegnamento facoltativo di lingua francese e disegno lineare, svolgendo l’importante funzione di offrire un canale di acculturazione femminile in un sistema d’istruzione cittadina ancora riservato ai maschi.
Nel corso del secolo XIX con l’aumento delle funzioni pubbliche svolte dall’Istituto si andò via via compiendo un processo di laicizzazione e nel 1883 il Conservatorio ormai riconosciuto di natura laicale non avente qualità di opera pia o di privata istituzione fu dichiarato “Istituto pubblico educativo dipendente dal Ministero della Pubblica Istruzione”. |
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